Nella notte del 29 aprile 2019, lungo la Provinciale 69 tra Laveno e Castelveccana, un automobilista svizzero di quarantacinque anni, residente a Locarno, si è trovato coinvolto in un inseguimento notturno con un automobilista italiano. La situazione è presto degenerata in una lite, con il conducente svizzero che ha addirittura brandito una catena. Le versioni contrastanti dei due protagonisti li hanno portati in tribunale, dove dovranno rispondere delle loro azioni nel febbraio 2025.

Secondo il residente di Laveno, l’automobilista svizzero lo avrebbe inseguito dopo un presunto incidente stradale, senza fermarsi nonostante i suoi tentativi. Alla fine, il conducente svizzero avrebbe bloccato la vettura italiana in un parcheggio e avrebbe minacciato lui e la sua compagna con una catena. D’altra parte, il cittadino svizzero ha respinto categoricamente queste accuse, sostenendo che non c’era stato alcun contatto tra le due vetture e che il suo specchietto retrovisore era intatto. Inoltre, ha negato di avere mai posseduto una catena in macchina, versione confermata anche dalla sua compagna.

Ora spetta al giudice valutare le prove e stabilire la verità durante la discussione che si terrà a febbraio 2025. Resta da vedere come si concluderà questa vicenda che ha visto protagonisti due automobilisti in una notte apparentemente tranquilla sulle sponde del lago Maggiore.

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