Un nuovo progetto di legge regionale promosso dalla Lega mira a prevenire e contrastare il fenomeno delle baby gang, bande giovanili dedite alla violenza e alla criminalità. Questo fenomeno, già conosciuto ma esploso dopo la pandemia da Covid-19, sta preoccupando sempre di più le autorità e la popolazione.
Le baby gang sono spesso composte da minorenni e stranieri, che si dedicano ad atti di violenza, aggressioni, rapine e spaccio di droga. In particolare, nelle regioni del Nord Ovest, come Milano e la Lombardia, si è registrato un aumento significativo di minorenni denunciati e arrestati per reati legati a questo fenomeno. La musica trap, che spesso diffonde messaggi negativi, contribuisce a esaltare e influenzare i ragazzi, che vedono i trapper come modelli da imitare.
Il Governo, con il supporto del ministro Salvini, ha già introdotto norme per contrastare la delinquenza giovanile, ma la proposta della Lega in Lombardia va ulteriormente in questa direzione. Si prevedono interventi di vario tipo, come azioni urbanistiche, culturali, sportive, psicologiche e pedagogiche, oltre alla creazione di sportelli di ascolto e aiuto per i giovani più vulnerabili e emarginati.
La Regione promuoverà anche la cultura della giustizia riparativa, con protocolli d’intesa con le amministrazioni locali per offrire percorsi formativi e lavori socialmente utili a chi commette errori, in modo da rimettere in sesto la propria vita e contribuire alla comunità. Sono stati stanziati oltre 2 milioni di euro per attuare questa proposta nel triennio del Consiglio regionale lombardo.
La Lega si impegna a combattere con determinazione il fenomeno delle baby gang, che sono state troppo a lungo tollerate e lasciate libere di agire per le strade. È fondamentale porre un freno a questa situazione per garantire sicurezza e tranquillità ai giovani e alla comunità nel suo complesso.
