L’aumento dei casi di suicidio legati all’abuso di alcol, alla solitudine e alle difficoltà economiche è stato al centro del convegno promosso dal Dipartimento di Salute Mentale Dipendenze dell’Asst Valtellina e Alto Lario. Secondo i dati presentati, in Italia si registrano sei suicidi ogni centomila abitanti ogni anno, con un numero che raddoppia nella provincia di Sondrio.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di sensibilizzare gli operatori sanitari sull’importanza di individuare precocemente i soggetti a rischio e di adottare le misure più adeguate per prevenire il suicidio. Durante il convegno sono stati discussi i dati relativi al territorio provinciale, gli aspetti clinici e i possibili trattamenti per i pazienti seguiti dai servizi di salute mentale.

I relatori hanno analizzato le cause alla base di questa triste statistica e hanno esaminato le strategie sanitarie per contrastare il fenomeno. È emerso che molte persone che si suicidano non sono in cura presso i servizi sanitari, nonostante i disturbi psichiatrici possano rappresentare un fattore di rischio. La dottoressa Katri Mingardi ha presentato durante il convegno l’esperienza del gruppo di auto mutuo aiuto per i familiari delle vittime di suicidio, sottolineando l’importanza di chiedere aiuto ai servizi presenti sul territorio.

Il dottor Paolo Risaro, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, ha concluso sottolineando che, sebbene il suicidio resti un gesto imprevedibile, è possibile adottare precauzioni specifiche per i soggetti identificati come a rischio.

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