La storia di Imen e Nour Boudid, due sorelle affette da distrofia muscolare costrette a rimanere bloccate in casa a causa di un ascensore rotto, ha fatto scalpore e ha sollevato importanti questioni sulla dignità e i diritti delle persone con disabilità.

Imen, 22 anni, e Nour, 13 anni, non possono lasciare il loro appartamento al secondo piano a causa di un guasto che impedisce il funzionamento dell’ascensore. Questa situazione, che si protrae da diversi giorni, ha costretto Imen a interrompere il tirocinio lavorativo e Nour a saltare la scuola. La famiglia ha denunciato che l’ascensore si rompe frequentemente e che, in passato, si erano già verificati problemi simili.

La problematica si aggrava dal momento che Imen e Nour non possono essere trasportate manualmente per via delle loro condizioni fisiche e del peso delle sedie a rotelle. Inoltre, Nour è soggetta a crisi epilettiche che potrebbero richiedere un trasporto d’urgenza al pronto soccorso. La mancanza di soluzioni alternative mette in pericolo la loro salute e il loro benessere.

L’Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare (Uildm) si è schierata al fianco delle due sorelle, chiedendo all’Aler di intervenire tempestivamente per risolvere il problema dell’ascensore. Se non verranno prese misure adeguate, l’Uildm minaccia di procedere con una denuncia.

La situazione di Imen e Nour solleva importanti questioni sulle condizioni degli edifici pubblici e sulla necessità di garantire l’accessibilità a tutti, indipendentemente dalle condizioni fisiche. È fondamentale che le istituzioni competenti intervengano prontamente per risolvere questa situazione e garantire il rispetto dei diritti delle persone con disabilità.

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