Un 52enne di Monza è stato allontanato dalla propria famiglia dopo aver rivolto terribili minacce e insulti alla moglie. Gli episodi di maltrattamenti si sono protratti per diversi anni, culminando con la decisione della donna di denunciare il marito nel 2024. Le violenze sono aumentate durante la pandemia e si sono fatti più frequenti quando l’uomo ha perso il lavoro e ha iniziato ad abusare dell’alcol.

Le aggressioni fisiche e verbali subite dalla moglie sono state descritte come terribili: minacce di morte, insulti pesanti e violenze fisiche. In diverse occasioni la donna è stata presa alla gola, colpita con pugni e oggetti contundenti, e insultata pesantemente. Nonostante il terrore provato, la donna non aveva mai chiesto aiuto alle forze dell’ordine o si era recata in ospedale.

La situazione è precipitata quando l’uomo ha minacciato la moglie e la figlia con un coltello, spingendo finalmente la donna a denunciarlo. La Procura della Repubblica di Monza ha avviato un’indagine approfondita e ha emesso una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare per l’uomo, con divieto di avvicinamento e comunicazione con le persone offese, e l’installazione di un braccialetto elettronico.

Grazie all’attività investigativa della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Monza, è stato possibile fare luce sugli abusi subiti dalla famiglia e garantire la protezione della donna e dei suoi figli. La violenta condotta dell’uomo è stata fermata e ora la famiglia può sperare in un futuro libero da violenze e minacce.

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