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Nel corso degli anni si sono sviluppati su WhatsApp dei gruppi di automobilisti in cui si segnalano posti di blocco in strada o addirittura autovelox. Questa pratica comporta dei rischi sia in termini di sicurezza stradale che di legalità.

Un tempo si usava lanciare segnali con i fari dell’auto per avvisare gli altri conducenti della presenza di controlli stradali. Con l’avvento dei social network, questa pratica si è evoluta e ora si utilizzano gruppi WhatsApp per scambiarsi informazioni su pattuglie della polizia, posti di blocco e autovelox. Tuttavia, utilizzare il cellulare mentre si guida è vietato e punibile con sanzioni che possono arrivare fino a 660 euro.

Questo sistema di segnalazione tra automobilisti, oltre a essere pericoloso per la sicurezza stradale, può anche favorire l’evasione di delinquenti o di persone sotto l’effetto dell’alcol. Nonostante ciò, le chat WhatsApp di questo tipo stanno diventando sempre più diffuse, con gruppi che possono contare anche migliaia di membri.

Ma è legale far parte di questi gruppi WhatsApp? Al momento non è punibile l’appartenenza a un gruppo in cui si segnalano posti di blocco, ma la situazione cambia se si indica la posizione precisa di autovelox o telelaser. In quel caso, si rischia una multa salata.

In conclusione, sebbene l’utilizzo di WhatsApp per segnalare controlli stradali possa sembrare utile, è importante ricordare che la sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada devono sempre essere la priorità. Bisogna quindi fare attenzione a ciò che si scrive su queste chat per evitare sanzioni e mettere a rischio la propria e altrui incolumità.

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