Passeggiando per via Camaldoli, lungo la muraglia che protegge il Lambro, si può percepire l’atmosfera di un tempo passato, quando il quartiere era ancora un luogo di rara bellezza. Oggi, purtroppo, il muro di cemento armato che si erge lungo il fiume è diventato un confine tra la metropoli e la periferia più desolata di Milano.

Un secolo fa, Ponte Lambro era un borgo di lavandai, ma con il passare degli anni e l’arrivo di nuovi abitanti, il quartiere ha subito trasformazioni radicali. Gli edifici unifamiliari con laboratori al piano terra sono stati sostituiti da alloggi popolari e la povertà si è concentrata in quest’area.

Negli anni passati, il Lambro causava frequenti esondazioni che mettevano a rischio la vita degli abitanti di via Camaldoli. Oggi, nonostante la costruzione di un bastione anti-Lambro, il fiume continua a tormentare la zona, con la roggia che ancora oggi può causare problemi in caso di forti piogge.

Nonostante tutto, la storia e la bellezza di questo quartiere resistono ancora, seppur nascoste sotto uno strato di degrado e abbandono. Speriamo che in futuro si possa riportare a nuova vita questo angolo dimenticato di Milano.

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