Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza che riconosce il diritto al risarcimento per Beppino Englaro da parte della Regione Lombardia, che non si è assunta la responsabilità del ricovero della figlia Eluana in una struttura sanitaria pubblica. La decisione si basa su una lunga vicenda che ha visto coinvolta una battaglia legale di non poco conto. Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha respinto l’appello della Regione Lombardia e ha confermato la sentenza precedente, condannando l’ente al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale.

Secondo i giudici, l’amministrazione sanitaria regionale avrebbe dovuto garantire a Eluana Englaro una struttura sanitaria adeguata ai suoi bisogni, rispettando il suo diritto costituzionale di rifiutare le cure. La Regione Lombardia, dopo anni di assistenza a Eluana, avrebbe dovuto continuare a fornirle cure, rispettando la sua volontà espressa e il suo diritto all’autodeterminazione terapeutica.

Il risarcimento stabilito ammonta a 132.965,78 euro, di cui 12.965,78 a titolo di danno patrimoniale e 120.000 a titolo di danno non patrimoniale, oltre agli interessi legali. Questa decisione sottolinea l’importanza del rispetto dei diritti fondamentali dei pazienti e della corretta gestione delle cure da parte delle istituzioni sanitarie.

Questa sentenza del Consiglio di Stato rappresenta un importante passo verso la giustizia e il riconoscimento dei diritti dei pazienti e delle loro famiglie. Speriamo che situazioni simili possano essere evitate in futuro, garantendo a tutti un’assistenza sanitaria rispettosa e adeguata alle esigenze di ciascuno.

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