Il Tribunale di Cagliari ha fissato per il 9 luglio il processo che getta luce su una vicenda che sembra uscita da un film: la presunta truffa ai danni del pallavolista Roberto Cazzaniga, coinvolgendo due donne, Valeria Satta e Manuela Passero, in una storia dai contorni avvincenti.
La storia, che ha avuto inizio ben 13 anni fa, ha visto il giocatore di pallavolo residente a Monza versare oltre 700mila euro a una donna che si faceva chiamare Maya Mancini, presentandosi con le sembianze della famosa modella Alessandra Ambrosio. Il dettaglio più incredibile di questa vicenda è che Cazzaniga e “Maya” non si sono mai incontrati di persona. La loro relazione era confinata al mondo virtuale, con Maya che teneva viva la fiamma dell’amore attraverso telefonate e messaggi online, convincendo il pallavolista di essere la sua compagna.
Ma le sorprese non finiscono qui: la presunta Maya, oltre a non esistere nella realtà, avrebbe inventato una serie di patologie gravi, inviando al malcapitato foto di costosi medicinali di cui affermava di aver bisogno. Tuttavia, la verità è emersa quando i compagni di squadra di Cazzaniga, sospettosi della situazione, hanno deciso di fare luce sulla vicenda, rivolgendosi persino al programma televisivo “Le Iene”.
Adesso, Valeria Satta e Manuela Passero si trovano al centro di un processo che promette di svelare tutti i dettagli di questa incredibile storia di truffa e decezione. Il Tribunale di Monza ha già emesso un sequestro preventivo patrimoniale nei loro confronti, e il mondo dello sport è in attesa di scoprire come questa vicenda si concluderà.
