Un nuovo sopralluogo è stato effettuato dai Carabinieri nella casa di Giulia Tramontano, la giovane uccisa con 37 coltellate nella sua abitazione a Senago, nel Milanese. L’imputato per l’omicidio è il compagno Alessandro Impagnatiello. Su richiesta della Corte d’Assise di Milano, i militari si sono recati nell’appartamento per sequestrare la lavatrice e il tappeto presenti all’interno.
Nella scorsa udienza, la Procura aveva chiesto di poter eseguire un esperimento giudiziale su tappeto e lavatrice. Impagnatiello ha dichiarato che il tappeto era stato lavato in lavatrice la mattina dell’omicidio e per questo motivo non era presente nella sala dove Giulia è stata uccisa. Tuttavia, secondo la Procura, il tappeto sarebbe stato appositamente tolto prima del delitto.
La Corte di Assise di Milano ha autorizzato il dissequestro dell’abitazione di via Novella a Senago, accogliendo la richiesta della Procura di mantenere sotto sequestro la lavatrice e il tappeto in vista di un eventuale esperimento giudiziale. Durante l’interrogatorio in aula nella scorsa udienza, il pm Alessia Menegazzo ha posto domande specifiche a Impagnatiello riguardo al tappeto, che, sebbene si trovasse nel salotto dove Giulia è stata uccisa con 29 coltellate, non presentava tracce di sangue.
Impagnatiello ha affermato che il tappeto non era presente quella sera perché Giulia lo aveva lavato il giorno prima o il giorno stesso e lo aveva steso in balcone. A queste parole, la madre della vittima, presente in aula, ha manifestato il suo dissenso scuotendo la testa. Impagnatiello ha poi aggiunto: «Il tappeto è stato riposizionato da me dopo aver pulito. L’ho messo quando ho ricostruito l’appartamento e riordinato».
Quando gli è stato chiesto se il tappeto fosse asciutto dopo l’omicidio, il 31enne ha risposto: «Quella notte ho saputo che c’è stata una pioggia incessante. Il tappeto sarà stato probabilmente umido, ma non era fradicio o gocciolante». L’obiettivo dell’esperimento, se autorizzato, sarà verificare se il tappeto possa effettivamente essere inserito nella lavatrice e lavato, come dichiarato da Impagnatiello. Questo esperimento potrebbe fornire ulteriori prove per stabilire la veridicità delle dichiarazioni dell’imputato e determinare se il delitto sia stato premeditato.