La recente sentenza del TAR Lombardia in merito al ricorso presentato ha portato a una serie di riflessioni sulla questione del parcheggio sotto casa degli ex sindaci e dei condomini. È importante chiarire alcuni punti emersi dall’articolo pubblicato su Varesenews il 27 febbraio 2023.
Innanzitutto, è importante sottolineare che il disco orario non è più obbligatorio in quanto il TAR Lombardia ha annullato l’ordinanza della polizia locale di Castronno che regolamentava il parcheggio nella zona in questione. Questo perché l’area di parcheggio è stata riconosciuta come proprietà privata, pertanto i residenti erano consapevoli di questa situazione.
È stato un errore da parte di Varesenews titolare l’articolo in modo fuorviante, suggerendo che i condomini si siano “presi” il parcheggio. In realtà, l’area era sempre stata utilizzata dai clienti delle attività presenti nello stabile e era ad uso esclusivo dei negozi. I residenti erano a conoscenza di questa situazione, quindi l’uso della parola “abuso” nei confronti dei privati sarebbe stato più appropriato.
La decisione dell’amministrazione di regolamentare il parcheggio con l’ordinanza ha comportato delle spese per il comune, che potrebbero essere oggetto di attenzione da parte della Corte dei Conti. È importante che si faccia chiarezza su questa vicenda e che si trovi una soluzione definitiva per evitare controversie future.
Il sindaco Giuseppe Gabri ha spiegato che la decisione di istituire la zona a disco orario è stata presa per risolvere i problemi di parcheggio segnalati dai negozianti. Il Comandante di Polizia Locale aveva informato l’Amministratore del Condominio e l’ex sindaco della situazione, senza ricevere obiezioni. Tuttavia, la questione è ora in mano al TAR e si sta cercando di risolverla definitivamente con la prossima variante dello strumento urbanistico.
È importante che si chiariscano i fatti e che si trovi una soluzione che tenga conto degli interessi di tutte le parti coinvolte. Soprattutto, è fondamentale che si evitino incomprensioni e fraintendimenti che potrebbero compromettere il clima di collaborazione tra le istituzioni e i cittadini.