Monza, la città che punta sulla sicurezza stradale senza autovelox fissi
Mentre molte città decidono di installare autovelox fissi per monitorare la velocità dei veicoli, Monza ha scelto un approccio diverso e più diretto per garantire la sicurezza stradale. Qui non ci sono “macchine da soldi”, ma solo agenti in strada che rilevano le violazioni in tempo reale. Questo metodo mette al primo posto la sicurezza dei cittadini senza creare trappole per gli automobilisti.
Gli agenti della Polizia Locale di Monza intervengono con precisione chirurgica, con una media di 30 interventi mirati all’anno. Il Comando di via Masarla punta tutto sulla “presenza” sul territorio per garantire la sicurezza stradale. Secondo il Comandante Giovanni Dongiovanni, meno dell’1% delle violazioni riguarda l’eccesso di velocità, dimostrando l’efficacia del sistema di controllo attuale.
Inoltre, è entrato in vigore il nuovo decreto sugli autovelox, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Questo decreto rivoluziona l’uso dei rilevatori di velocità in Italia, garantendo che vengano utilizzati come strumenti di sicurezza e non come mezzi per incrementare le entrate comunali.
Il decreto impone che gli autovelox siano segnalati con almeno un chilometro di anticipo fuori dai centri urbani e che ci sia una distanza minima tra un dispositivo e l’altro. Questa misura mira a eliminare la serialità delle multe e a garantire maggiore trasparenza per gli automobilisti. La collocazione degli autovelox sarà determinata dai Prefetti e limitata alle aree ad alto tasso di incidenti.
Matteo Salvini ha sottolineato che gli autovelox devono essere strumenti di sicurezza, non di profitto. “Non si fa cassa con gli autovelox. Questi dispositivi devono servire a proteggere i cittadini, non a riempire le casse comunali con multe seriali”, ha dichiarato il ministro. Monza, con il suo approccio diretto alla sicurezza stradale, sembra essere in linea con questa filosofia.