Ilaria Salis, eurodeputata e attivista a favore delle occupazioni abusive, ha recentemente risposto alle polemiche riguardanti la sua partecipazione ai movimenti per la casa. Attraverso un post su Instagram, ha difeso la pratica delle occupazioni, sottolineando che chi entra in una casa disabitata prende senza togliere a nessuno, ad eccezione del degrado, del racket e dei palazzinari.

Salis ha evidenziato che a Milano ci sono più di 12mila abitazioni popolari sfitte, di cui solo una piccola parte è stata assegnata negli ultimi anni. Ha inoltre ribadito che vivere in una casa occupata non è affatto una scelta comoda, ma è un’esperienza logorante che porta alla costante paura di essere sgomberati.

La politica ha criticato le norme che disincentivano le occupazioni abusive, sottolineando che criminalizzano gli abusivi e li trattano come criminali. Secondo Salis, gli occupanti cercano di trasformare spazi precari in luoghi che possano chiamare casa, lavorando con i pochi mezzi a disposizione.

I movimenti di lotta per la casa, ha concluso Salis, agiscono per aiutare il prossimo senza fini di lucro, promuovendo la solidarietà e la partecipazione. Sono un baluardo di resistenza contro la barbarie della società e difendono il principio che tutti dovrebbero avere un tetto sulla testa.

In un contesto in cui le abitazioni popolari rimangono sfitte e le famiglie in attesa di un alloggio sono numerose, Ilaria Salis difende le occupazioni abusive come un’azione necessaria per garantire a tutti il diritto a una casa.

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