Un padre è stato condannato per violenza domestica dal Tribunale di Varese, ricevendo una pena di un anno e cinque mesi di reclusione per aver aggredito la figlia e la moglie. L’uomo, difeso dall’avvocato Corrado Viazzo, è stato accusato di lesioni e minacce nei confronti delle due donne, dopo aver scoperto delle foto della figlia minorenne nuda sul cellulare della ragazza.
La situazione è degenerata quando il padre ha colpito la figlia con violenza e la moglie è intervenuta per calmare gli animi, subendo anch’essa le aggressioni dell’uomo. Nonostante il pubblico ministero avesse richiesto una condanna più severa, il Tribunale ha deciso per un anno e cinque mesi di reclusione, con sospensione della pena e non menzione.
Durante il processo, la figlia si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Elisabetta Brusa, ottenendo un risarcimento di 500 euro. L’avvocato difensore ha cercato di giustificare le azioni del suo assistito, ponendo ai giudici la domanda provocatoria: “Voi come avreste reagito?”. La gravità della violenza domestica non può essere sottovalutata e è importante che casi come questo siano trattati con la massima serietà e rigore da parte della legge.