Zakaria Atqaoui, un giovane di soli 24 anni, è stato condannato a 24 anni di carcere per l’omicidio della sua ex fidanzata, Sofia Castelli, di appena 20 anni. Nonostante la brutalità del delitto, la richiesta di condanna all’ergastolo avanzata dalla Procura di Monza non è stata accolta. La Corte d’Assise di Monza ha infatti riconosciuto delle attenuanti generiche, considerando che il giovane era incensurato e ha collaborato con le indagini.

Questa decisione ha suscitato molte polemiche, soprattutto da parte dell’avvocato della famiglia Castelli, che ha dichiarato che non dovrebbero esserci sconti per un crimine così atroce. Sofia è stata uccisa nel sonno con ben 8 coltellate, solo perché voleva vivere la sua vita in serenità.

Nonostante si possa capire la motivazione della Corte nel riconoscere delle attenuanti, l’avvocato sottolinea che si tratta comunque di un omicidio efferato, motivato da ragioni futili e premeditato, che non dovrebbe essere minimizzato in alcun modo.

La famiglia Castelli si prepara ora a un possibile appello da parte dell’ufficio di Procura, nella speranza che giustizia venga fatta per la giovane Sofia, vittima di un crimine così violento e ingiustificato.

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