Stefano Conti, un trader di successo di 39 anni originario di Bovisio Masciago e Cesano Maderno, si trova attualmente agli arresti domiciliari a Panama in attesa di giudizio. Dopo aver trascorso un anno e due mesi in una delle carceri più dure al mondo, è stato finalmente liberato dal braccialetto elettronico giovedì scorso. Conti è stato arrestato lo scorso novembre mentre si trovava su un aereo pronto al decollo e da allora ha vissuto un vero e proprio inferno.

Durante i 423 giorni trascorsi in carcere preventivo, Conti ha vissuto in condizioni disumane, condividendo una cella sovraffollata con altri 25 detenuti, senza acqua, luce e cibo sufficiente. Ha assistito a sei omicidi e otto sparatorie, subendo violenza e corruzione. Nonostante tutto, Conti si proclama innocente rispetto all’accusa di tratta di persone a scopi sessuali.

Dopo un colpo di scena durante la prima udienza del processo, le presunte vittime hanno ritrattato le loro accuse e il loro avvocato ha presentato una querela nei confronti del pubblico ministero per pressioni e minacce. Conti chiede ora aiuto e sostegno, in particolare al governo italiano, affinché possa ottenere un processo equo in Italia.

Il suo avvocato, Vincenzo Randazzo, sostiene che sia necessario un intervento diplomatico di rilevante entità per ottenere il rientro in patria di Conti, che rischia di tornare in carcere in attesa del giudizio. Randazzo chiede che venga rispettato il principio di leale collaborazione tra Stati e che Conti possa essere trasferito in Italia in attesa del processo, evitando ulteriori sofferenze e rischi per la sua vita.

Conti, nel frattempo, continua a lottare per dimostrare la sua innocenza e per poter tornare a casa, lontano da un incubo che sembra non finire mai. La sua speranza è quella di poter contare sull’aiuto delle istituzioni italiane per ottenere giustizia e libertà.

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