Buguggiate: i gamberi rossi della Louisiana tornano in massa e invadono le sponde del lago di Varese

Dopo un periodo di relativa calma, i gamberi rossi della Louisiana hanno deciso di tornare a invadere le sponde del lago di Varese. La loro presenza è diventata evidente anche lungo la SP1, in particolare alla rotonda dell’aereo di Buguggiate, dove molti di loro finiscono schiacciati sotto le ruote delle auto.

Nonostante non ci siano studi che confermino variazioni nella popolazione di questi crostacei, sembra che la loro presenza sia ormai endemica. Gli esperti della Regione suggeriscono che i gamberi si spostino via terra durante i periodi di pioggia intensa, approfittando dell’umidità. Questo fenomeno è particolarmente evidente durante la stagione calda, quando molti di loro vengono schiacciati sulla strada o sulla ciclabile.

Sebbene i gamberi rossi della Louisiana non siano pericolosi per gli esseri umani, rappresentano una minaccia per le specie autoctone del lago. Sono noti per essere avidi predatori delle uova di pesce persico e lucci, fondamentali per la fauna ittica locale. Tuttavia, la comunità cinese, che li apprezza molto nella propria dieta, aiuta a contenere la popolazione di gamberi pescandoli regolarmente.

Ogni anno, i pescatori cinesi si preparano per la pesca notturna, armati di torce frontali, secchi e stivali. La pesca si svolge principalmente nella Rongia Nuova, il torrente che passa sotto il ponte in legno della ciclabile, e nei prati circostanti, garantendo un buon raccolto. Nonostante si pensasse che la diffusione dei gamberi si fosse arrestata l’anno scorso, la loro presenza continua a destare preoccupazione tra le istituzioni e i pescatori locali.

“Sono buonissimi, noi siamo abituati a mangiarli in Cina”, afferma una ragazza cinese. Tuttavia, sottolinea che la pulizia dei gamberi richiede tempo: “Li cuciniamo con l’olio in padella e mangiamo soltanto la coda e le chele, mentre il resto non è buono”. La presenza dei gamberi rossi della Louisiana nel lago di Varese è un fenomeno che coinvolge e preoccupa la comunità locale, ma offre anche un’opportunità gastronomica per chi sa apprezzarli.

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