La sentenza di assoluzione di Fratus, Cozzi e Lazzarini a Legnano ha sollevato molte polemiche e discussioni. È importante leggere con attenzione le motivazioni della sentenza senza farsi influenzare dalle reazioni emotive e dall’uso politico della questione. La giunta Fratus era decaduta molto prima degli arresti e delle azioni penali, a causa del rifiuto di revocare la nomina di assessore di Lazzarini, incompatibile con il suo ruolo. La sentenza ha chiarito che i primi tre capi di imputazione riguardavano la turbativa di gare, ma la mancanza del presupposto essenziale del reato ha portato all’assoluzione degli imputati. Sul quarto capo di imputazione, riguardante la corruzione elettorale, le prove erano insufficienti e le intercettazioni inutilizzabili. La sentenza ha anche evidenziato contrasti all’interno della maggioranza e la presenza di illegalità nonostante l’assoluzione degli imputati. È necessario un impegno costante per garantire il rispetto della legge da parte degli amministratori pubblici e per assicurare la trasparenza, specialmente ora che il reato di abuso di ufficio è stato abolito.

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