Un campo di riso “tradizionale” nel Pavese

La sperimentazione di un campo di riso a Mezzana Bigli, in provincia di Pavia, ottenuto con le tecniche di evoluzione assistita, è stata completamente distrutta da ignoti. Questo gesto criminale ha compromesso anni di studi condotti dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia.

La sperimentazione aveva lo scopo di testare la risposta delle piante al fungo responsabile della malattia nota come ‘brusone’, utilizzando tecniche di miglioramento genetico per ottenere piante più resistenti alle malattie. Questo avrebbe permesso di ridurre l’uso di pesticidi e fitofarmaci, oltre a razionalizzare l’impiego di acqua in agricoltura.

L’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi ha definito l’atto come un gesto criminale che ha bloccato anni di studi che finalmente potevano essere applicati concretamente. Verranno presentate le denunce del caso per fare chiarezza sull’accaduto e far emergere i responsabili di questo sabotaggio.

Anche la pro rettrice vicaria della Statale di Milano, Maria Pia Abbracchio, ha condannato questo atto violento e antiscientifico, sottolineando che l’Università non tollererà comportamenti del genere. Nonostante il danno incalcolabile causato alla comunità scientifica, il lavoro dei ricercatori riprenderà con ancora più impegno e determinazione.

Questo episodio dimostra ancora una volta l’importanza di difendere la ricerca scientifica e l’innovazione nel settore agricolo, fondamentali per affrontare le sfide del futuro in modo sostenibile e responsabile.

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