Il dottor Gianfranco Cucchi, un cardiologo esperto con cui Valtellinanews collabora da tempo, ha recentemente inviato un testo che solleva un problema che preoccupa molti italiani in questi ultimi tempi.

Nella provincia di Sondrio si sono verificati dei decessi improvvisi di persone giovani, in apparente buona salute e che non si sarebbe mai pensato dovessero morire così presto.

Queste morti improvvise sono definite come decessi in soggetti che muoiono entro un’ora dall’inizio dei sintomi. Questo fenomeno colpisce molti individui, con circa 60.000 persone che muoiono ogni anno in Italia per questo motivo, rappresentando il 10% della mortalità generale nel paese e il 35% delle morti cardiovascolari.

Le cause principali di queste morti sono di natura cardiovascolare, con la malattia coronarica come principale causa sopra i cinquanta anni e cardiopatie non diagnosticate sotto i cinquanta. Spesso queste patologie non danno sintomi e sono difficili da individuare.

La maggior parte degli arresti cardiaci sono causati da fibrillazione ventricolare, che provoca una perdita improvvisa di coscienza e la caduta a terra del soggetto. In questi casi, è fondamentale attivare immediatamente la catena del soccorso, chiamando il 112, praticando il massaggio cardiaco esterno e utilizzando un defibrillatore precoce per aumentare le probabilità di sopravvivenza e ridurre i danni cerebrali.

È importante che i primi testimoni siano preparati a praticare la rianimazione cardiopolmonare in attesa dell’arrivo dell’equipe specializzata. La diffusione dei corsi di Primo soccorso ha permesso di salvare molte vite in caso di arresto cardiaco sul territorio.

È fondamentale essere consapevoli di questi rischi e di come agire in caso di emergenza per poter salvare delle vite.

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