Il 10 settembre la Corte di Cassazione deciderà se confermare o meno l’ergastolo
Rescaldina – Il prossimo 10 settembre si terrà l’udienza davanti alla sezione prima della Corte Suprema a Roma per discutere le 90 pagine che compongono l’atto di impugnazione presentato dall’avvocato bresciano Stefano Paloschi. In quella sede verrà decisa la sorte di Davide Fontana, il bancario milanese di quarantacinque anni condannato all’ergastolo per l’omicidio di Carol Maltesi, la giovane ventiseienne originaria di Sesto Calende i cui resti furono ritrovati a distanza di mesi in una scarpata di Paline di Borno, in Valcamonica.
Il legale di Fontana ha chiesto ai giudici della Cassazione di valutare la logicità della sentenza di secondo grado, che ha trasformato la condanna a 30 anni di reclusione in ergastolo per le aggravanti della premeditazione, delle sevizie e della crudeltà. In caso di rigetto del ricorso, Fontana dovrà scontare l’ergastolo, altrimenti verrà disposto un nuovo processo davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano.
La vicenda di Fontana, definito “attore-porno per diletto, food blogger per passione e bancario di professione”, ha destato scalpore per la brutalità dell’omicidio e per l’occultamento del cadavere della giovane. La sentenza della Corte di Cassazione sarà quindi cruciale per determinare il destino dell’imputato, detenuto dal marzo di due anni fa.
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