Negli ultimi mesi si è parlato molto delle condizioni dei detenuti in Ungheria, in particolare riguardo al caso di Ilaria Salis, la giovane donna brianzola condotta in tribunale in catene. Tuttavia, troppo poco si è parlato dello stato dei carcerati in Italia, un Paese che spesso si vanta di essere civilizzato rispetto agli altri.

L’ennesimo suicidio avvenuto in una casa circondariale a Monza ha riportato in luce questa problematica. Nel nostro Paese, infatti, si registrano quasi 60 episodi di questo tipo all’anno, un dato preoccupante che evidenzia la situazione critica delle carceri italiane. Inoltre, il sovraffollamento nei penitenziari è del 130%, secondo il Garante dei detenuti.

Il Governo ha recentemente approvato il Decreto Legislativo 92/2024, ma sarà sufficiente per migliorare la situazione? Sarebbe importante che la politica si occupasse di più di questo tema, anche se non è una questione che garantisce molti voti. Siamo un Paese civilizzato? Forse è il momento di dimostrarlo anche attraverso un’attenzione maggiore verso i detenuti e le condizioni delle carceri italiane.

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