In questi giorni di forte caldo, molte persone stanno cercando di rinfrescarsi bevendo molta acqua. Tuttavia, non è solo il caldo a preoccupare, ma anche l’allarme ozono che si è scatenato con l’aumento delle temperature. A fine giugno, le concentrazioni di ozono hanno superato le soglie di informazione in diverse province lombarde, con valori massimi preoccupanti registrati in diverse città.

La situazione non sembra migliorare e, anche negli ultimi giorni, si registrano livelli elevati di ozono nell’aria. Le stime di Arpa Lombardia degli ultimi 10 giorni mostrano che la soglia di allarme è stata superata in diverse città capoluogo, con valori che superano le soglie di informazione e allarme.

Il problema non riguarda solo le città, ma anche le aree prealpine e montane, dove i livelli di ozono elevati possono danneggiare la vegetazione. Le reazioni chimiche che coinvolgono inquinanti atmosferici come ossidi d’azoto, metano e sostanze organiche volatili sono alla base di questo fenomeno.

Secondo Legambiente Lombardia, la Lombardia emette ogni anno quasi 400.000 tonnellate di gas inquinanti precursori dell’ozono, un dato preoccupante che richiede interventi urgenti per ridurre l’emissione di inquinanti nell’aria. Solventi, trasporti e settore agro-zootecnico sono settori su cui bisognerebbe intervenire per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico.

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