Dopo più di due mesi dal corteo contro la Fiocchi munizioni, le scritte lasciate dagli anarchici sui muri di via Marco d’Oggiono, via Digione e del parcheggio alla Piccola non sono ancora state ripulite. «Abbiamo fatto la denuncia – ha spiegato Maria Sacchi, assessore ai lavori pubblici, durante l’ultimo consiglio comunale – ed abbiamo inserito la pulizia nel calendario degli interventi di manutenzione da svolgere. Io ho ritenuto prioritario svolgere gli interventi nei parchi e soprattutto nelle scuole, così da sistemarle in tempo per la riapertura a settembre. Appena queste operazioni saranno terminate, le due imprese incaricate di svolgere questo tipo di lavori procederanno alla pulizia delle scritte». La risposta è stata accolta con grande disappunto da Lorella Cesana, consigliere di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più. «Nell’ultimo consiglio – ha replicato Cesana – ci era stato detto che la rimozione di quelle scritte sarebbe stata una vostra priorità. Alcune sono particolarmente volgari. Solo qualche privato ha fatto quanto in suo potere per rimuovere i graffiti. Tutti i luoghi pubblici sono rimasti così come erano. Il fatto che non siano state ripulite le scritte alla Piccola è particolarmente fastidioso visto tutti gli eventi che si sono già svolti o sono in programma nelle prossime settimane in quel luogo».

Così come le scritte degli anarchici sui muri, anche le macchie di sangue sul porfido del marciapiede a monte di lungolario Cesare Battisti non sono state ripulite. O meglio, in questi giorni i privati starebbero cercando di eliminarle con molta fatica. Quelle macchie costituiscono l’eredità dello scontro tra due ventenni a colpi di bottiglia andato in scena la notte tra il 15 e il 16 luglio. In quel punto, peraltro, era stato appena posato del porfido nuovo nell’ambito dei lavori di riqualificazione del lungolago. Mentre dietro alla mancata pulizia delle scritte sui muri c’è una scelta precisa, il motivo per cui, dopo la recente riasfaltatura, non sono stati ripristinati gli attraversamenti pedonali in via Marco d’Oggiono è di natura meramente tecnica. «La prossima settimana – ha spiegato l’assessore Sacchi – partiranno i lavori di costruzione definitiva delle rotonde di via Digione/via Marco d’Oggiono e piazza Manzoni. La segnaletica orizzontale verrà ripristinata in un’unica soluzione al termine dei lavori». In ogni caso, secondo la consigliera Cesana quella attuale è una situazione “pericolosissima”. Peraltro, il cantiere per la costruzione definitiva delle due rotonde, previsto in partenza il 29 luglio, dovrebbe durare tre mesi. Infine, secondo il consigliere Brigatti, collega di partito di Cesana, in via Luini a Maggianico sono dovuti intervenire i cittadini per tagliare l’erba a bordo strada perché non passava nessuno. «In questi casi – ha replicato Sacchi – invito tutti i cittadini a fare le segnalazioni tramite l’urban click, a me direttamente o all’ufficio manutenzione. Solo così noi riusciamo a tenere monitorata la situazione».

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