Il servizio congiunto svolto dall’Ispettorato del Lavoro, l’INPS e dal Comando dei Carabinieri per contrastare il caporalato nel settore agricolo ha portato a risultati significativi nelle province di Mantova, Latina, Caserta, Foggia e Modena.

Durante il servizio straordinario sono state ispezionate ben 109 aziende agricole, di cui il 56,9% presentava delle irregolarità. In particolare, sono stati scoperti 236 lavoratori assunti in nero su un totale di 505 controllati, di cui 3 minorenni e 136 extracomunitari.

L’ispezione ha portato alla luce anche 64 lavoratori completamente in nero, di cui 23 senza nemmeno il regolare permesso di soggiorno. A seguito dei controlli, sono stati presi provvedimenti di sospensione dell’attività per un importo totale di 76.500 euro, con sanzioni amministrative che ammontano a 475.932 euro.

Sono state deferite all’Autorità Giudiziaria ben 56 persone, tra cui 3 per reato di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo, 46 per violazioni di sicurezza e salute sul posto di lavoro e 6 per violazioni delle disposizioni in materia di immigrazione e furto di energia elettrica.

Dopo il decesso di un cittadino indiano nella provincia di Latina, numerosi imprenditori agricoli hanno corso ai ripari assumendo lavoratori in regola. Complessivamente, sono stati assunti 143 lavoratori su 505 controllati, con contratti stagionali. In particolare, nella provincia di Latina sono stati assunti 73 lavoratori su 130 controllati, il 56%, mentre nella provincia di Modena sono stati assunti 22 lavoratori su 124 controllati (18%).

Nella provincia di Mantova, dopo la tragica morte del cittadino indiano, sono stati regolarizzati 14 lavoratori su 57 controllati (24%) dopo il 19 giugno.

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