Oggi, a Milano, si è svolta la commemorazione delle vittime della strage di via Palestro del 1993, avvenuta davanti al Padiglione d’Arte Contemporanea, nel cuore della città. Sono passati 31 anni da quel tragico 27 luglio, quando un’autobomba ha portato alla morte di cinque persone, tra cui tre vigili del fuoco, un agente di Polizia locale e un uomo colpito mentre dormiva su una panchina.

Durante la cerimonia, Paolo Mandelli, un vigile del fuoco sopravvissuto alla strage, ha raccontato cosa accadde quella sera e ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime come persone gioiose e capaci, con tanta voglia di fare. L’assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli, ha ribadito che si tratta di una strage mafiosa, voluta per ricattare lo Stato, ma che la società ha saputo resistere e lottare per la libertà e la giustizia.

Anche le voci del mondo politico si sono unite al ricordo delle vittime: Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha espresso profondo rispetto per coloro che hanno perso la vita in questo attentato, sottolineando l’impegno nella lotta contro ogni forma di violenza e criminalità organizzata. Il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha anch’egli espresso vicinanza ai familiari delle vittime e ha sottolineato l’importanza di una reazione della società civile contro la violenza e l’oppressione mafiosa.

La cerimonia si è conclusa con la deposizione delle corone in memoria delle vittime davanti alla Galleria d’Arte Moderna, simbolo di un momento di riflessione e di impegno nella lotta contro la mafia e ogni forma di criminalità.

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