Un uomo di circa 60 anni è stato accusato di aver sottratto alla sua compagna, in una situazione di estrema fragilità, centinaia di migliaia di euro attraverso prelievi bancomat e trasferimenti di denaro non autorizzati. La Guardia di Finanza ha sequestrato 400mila euro in seguito alle indagini condotte dal Comando Provinciale di Como.

L’uomo è stato indagato per i reati di circonvenzione di incapace, appropriazione indebita e indebito utilizzo di carte di pagamento. L’indagine ha rivelato che l’uomo ha approfittato della fragilità della sua compagna anziana, che era stata dichiarata interdetta per infermità mentale, per aprire un conto corrente cointestato e trasferire l’intero patrimonio della donna, del valore di circa 4 milioni di euro, a suo nome.

Inoltre, l’uomo ha effettuato numerosi prelievi di denaro contante con il bancomat della vittima durante i suoi ricoveri in una casa di cura, per un totale di circa 25.000 euro, senza utilizzarli a beneficio della donna. È emerso anche che l’uomo ha cercato di indurre la compagna a contrarre matrimonio nonostante fosse a conoscenza della sua condizione psico-fisica e del procedimento per la nomina di un amministratore di sostegno.

Grazie all’attività d’indagine della Guardia di Finanza, è stato possibile congelare il patrimonio sottratto alla vittima, che nel frattempo è deceduta, evitando che finisse nelle mani dell’indagato a discapito dei legittimi eredi. La Procura della Repubblica di Como ha emesso un decreto di sequestro preventivo per un valore di circa 400.000 euro, mettendo così fine alle azioni illegali dell’uomo ai danni della sua compagna vulnerabile.

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