Un’allevatore e un veterinario di Vernate sono stati iscritti nel registro degli indagati per non aver rispettato le misure di contenimento della peste suina africana. La procura della Repubblica di Pavia sta indagando sulla diffusione del virus, che ha colpito la Lombardia e il Piemonte.

Si è scoperto che l’allevamento zero si trova a Vernate, che ufficialmente è stato il quarto focolaio scoperto, ma in realtà sarebbe stato il primo ad essere contagiato. Il virus si è diffuso poi tra Milano, Pavia e Lodi. Recentemente, sono state ritrovate carcasse di maiali sotterrate in un campo destinato allo stoccaggio del letame nei pressi di un allevamento a Castelgerundo, nel Lodigiano.

La segnalazione è arrivata alla polizia provinciale di Lodi da un cacciatore che, mentre addestrava i suoi cani, ha notato una carcassa tra il letame. Le prime analisi non hanno rilevato la presenza del virus della Psa sulle carcasse, ma il titolare dell’allevamento è stato segnalato all’autorità giudiziaria per lo smaltimento non regolare.

La lentezza nel segnalare i primi casi e il mancato rispetto delle misure di contenimento hanno contribuito alla diffusione del virus. È importante che gli allevatori e i veterinari rispettino rigorosamente le norme per evitare ulteriori contagi e proteggere il settore suinicolo italiano.

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