Il caso Zardi continua ad essere al centro dell’attenzione, con l’annuncio dell’udienza fissata per il prossimo 25 novembre. La famiglia di Arianna, la giovane di Casalbellotto trovata morta nel 2001, si opporrà alla richiesta di archiviazione del pm Andrea Figoni. A distanza di 23 anni dalla tragedia, la famiglia non si arrende e cerca ancora la verità.

Gli elementi che sembrano non combaciare con la teoria dell’incidente, come la macchia di sangue sulla borsetta o l’impronta sul ginocchio, spingono la famiglia a continuare la battaglia legale. Nonostante le difficoltà dovute al tempo trascorso, la sorella di Arianna, Sara, insieme al suo avvocato Giovanni Bertoletti, sono determinati a fare luce su quanto accaduto.

Questa non è la prima volta che la famiglia si oppone alla richiesta di archiviazione, ma dopo una proroga dell’indagine e senza risultati significativi, il pm ha nuovamente chiesto la chiusura del caso. Tuttavia, la famiglia non si arrende e cerca una nuova possibilità per risolvere i misteri che circondano la morte della giovane studentessa di Teologia.

Nonostante il tempo trascorso, la determinazione della famiglia Zardi è palpabile, e la speranza di giungere finalmente alla verità rimane viva. Resta da vedere cosa emergerà durante l’udienza del 25 novembre e se sarà possibile fare luce su questo caso che continua a suscitare interrogativi e dubbi.

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