Francesco Vazzana, responsabile dello sportello sociale della Camera del Lavoro di Varese, ha recentemente vissuto un’esperienza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Varese a causa di una ferita alla testa. Durante le sedici ore trascorse in attesa di cure, ha potuto constatare da vicino la realtà del sistema sanitario lombardo, spesso oggetto di critiche da parte dei media e dell’opinione pubblica.
Vazzana ha evidenziato la dicotomia tra l’inadeguatezza del servizio e la professionalità degli operatori sanitari. Il Pronto Soccorso, pur essendo l’ultima spiaggia per molti pazienti, si trova ad affrontare una serie di problemi legati alla mancanza di risorse e alla prevalenza delle strutture private rispetto a quelle pubbliche. Questo porta spesso i cittadini a dover pagare per le cure o addirittura a rinunciarvi.
Il sindacalista ha inoltre sottolineato la carenza di medici di medicina generale e la mancanza di strutture come le Case di Comunità, previste dalla normativa regionale ma non ancora attivate o non in grado di garantire i servizi previsti per mancanza di fondi.
Nonostante le criticità del sistema sanitario lombardo, Vazzana ha voluto ringraziare gli operatori per la loro professionalità ed empatia dimostrate durante la sua permanenza in ospedale. Tuttavia, ha evidenziato la scarsità di personale e la necessità di destinare maggiori risorse al sistema pubblico per garantire un servizio adeguato a tutti i cittadini.
Infine, Vazzana ha sottolineato l’importanza di ripensare alla destinazione dei fondi pubblici per potenziare le strutture sanitarie e garantire un accesso universale ai pazienti. Senza un cambio di atteggiamento in questo senso, il sistema sanitario rischia di diventare elitario e dispendioso, e l’idea di un’eccellenza della sanità lombarda potrebbe rimanere solo un mero slogan propagandistico.