Il Besanosauro, un fossile importante che ha ancora molto da rivelare
Il Besanosauro è uno dei fossili più importanti mai trovati in Italia e ha ancora molto da raccontare. Questo super predatore del Triassico, vissuto 240 milioni di anni fa, ha recentemente attirato l’attenzione di un team di paleontologi che ha condotto uno studio dettagliato sulla sua anatomia e sul suo stile di vita.
Il merito di questo ulteriore studio va a Cristiano Dal Sasso, paleontologo di Concorezzo che lavora per il Museo di Storia Naturale di Milano, insieme a Gabriele Bindellini e altri ricercatori. Grazie a nuove analisi e alla tecnologia 3D, è stato possibile ricostruire in dettaglio lo scheletro del Besanosauro, svelando particolari sorprendenti sulla struttura delle sue pinne e sulla sua coda a falce asimmetrica.
Il Besanosauro, un ittiosauro, era un rettile marino che si adattò perfettamente alla vita in mare aperto, cacciando prede come calamari e pesci di mare aperto. Le sue pinne anteriori e posteriori avevano una struttura unica e una precisa funzione idrodinamica che gli permettevano di manovrare e cambiare rapidamente direzione durante la caccia.
Questo studio ha permesso di approfondire la conoscenza di questa specie e di comprendere meglio come viveva e si muoveva in mare. Il Besanosauro, con il suo stile di nuoto intermedio e la sua coda a falce, si è rivelato un predatore efficiente e unico nel suo genere.
Il Museo di Storia Naturale di Milano, insieme ad altre istituzioni, ha reso possibile questa ricerca che ha contribuito a valorizzare il sito paleontologico del Monte San Giorgio, riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Grazie a studi come questo, possiamo continuare a scoprire nuovi dettagli sulla straordinaria biodiversità del passato e sulle creature che popolavano i mari milioni di anni fa.