Il processo di appello per Davide Fontana, l’ex bancario di 44 anni accusato dell’omicidio della fidanzata Carol Maltesi, ha portato a una decisione della Cassazione riguardo alla premeditazione del delitto. Fontana è stato condannato per aver ucciso brutalmente la giovane di 26 anni e poi averne fatto a pezzi il corpo.

La Corte di Assise di Appello di Milano aveva già riconosciuto l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, portando la pena dell’imputato all’ergastolo. Tuttavia, la Cassazione ha deciso di annullare e rinviare il processo solo per quanto riguarda l’aggravante della premeditazione.

Il caso di Carol Maltesi è stato particolarmente scioccante e crudele. La giovane è stata colpita ripetutamente alla testa con un martello mentre era legata a un palo della lap dance, prima di essere uccisa con una coltellata alla gola. Tutto questo perché Fontana non avrebbe accettato il trasferimento imminente della ragazza in provincia di Verona per stare vicino al figlio.

Dopo l’omicidio, Fontana ha smembrato il corpo di Carol e ha nascosto i resti nel congelatore, per poi gettarli in sacchi di plastica da un dirupo in provincia di Brescia. La brutalità di questo delitto ha scosso l’opinione pubblica e la decisione della Cassazione di annullare e rinviare il processo sull’aggravante della premeditazione conferma la gravità dell’atto commesso da Fontana.

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