La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 28enne con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti. Sull’uomo pende anche il reato per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo, ed è indagato per associazione con finalità di terrorismo internazionale.

L’indagine è stata avviata a seguito di una denuncia per minacce ricevute su Instagram, con messaggi radicali e anti-occidentali che minacciavano violenza nei confronti di chi “si allontanava dalla strada di Allah”. Nonostante fosse impiegato come mediatore culturale in comunità di accoglienza per stranieri e cresciuto in un contesto occidentale, l’uomo si era radicalizzato ideologicamente e religiosamente, dichiarandosi disposto a combattere per la causa di Dio e identificandosi come il salvatore promesso.

Il GIP ha riconosciuto il pericoloso percorso di radicalizzazione dell’uomo, costantemente impegnato in attività di proselitismo e apologia del terrorismo, sottolineando il rischio di influenzare giovani vulnerabili e di inquinare le prove. Un caso che evidenzia la necessità di monitorare attentamente il fenomeno della radicalizzazione e del terrorismo ideologico-religioso.

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