Ilma Plastica di Gavirate è al centro di una situazione di incertezza per i suoi dipendenti. Con 130 lavoratori in attesa di conoscere il proprio futuro, la Rsu ha dichiarato lo stato di agitazione con due ore di sciopero tenutesi oggi pomeriggio. I dipendenti si sono riuniti per un presidio fuori dai cancelli dell’azienda, con la presenza del segretario generale della Cgil Stefania Filetti.

Secondo quanto dichiarato dal segretario generale della Filctem Cgil di Varese, Davide Maragna, la situazione di difficoltà dell’azienda è iniziata alcuni anni fa e si è accentuata l’anno scorso. L’azienda ha aperto la mobilità e il licenziamento collettivo coinvolgendo 10 persone, ma la gestione non è stata corretta. Inoltre, il sindacato contesta la scelta aziendale di non richiedere la cassa integrazione per i lavoratori, con la conseguenza che solo metà di loro sta lavorando attualmente.

Si attende ora la decisione del Tribunale, che potrà dichiarare la chiusura dell’azienda o la continuazione con una gestione provvisoria. La situazione è già stata rimandata da luglio a settembre, con la speranza che questo ritardo sia dovuto a una valutazione attenta per scongiurare la chiusura definitiva. Ilma Plastica ha un impatto significativo sull’indotto del settore dell’automotive nella zona, coinvolgendo circa 100mila addetti dai fornitori ai clienti.

La Cgil ha quindi deciso di agire per garantire un futuro ai lavoratori e evitare la chiusura definitiva dell’azienda. La situazione resta incerta, ma i dipendenti si sono mobilitati per difendere i propri posti di lavoro e chiedere chiarezza sul loro futuro.

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