Liliana Barone, una donna di 45 anni, si trova attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario nei confronti di Carlo Giovanni Gatti, un anziano di 89 anni. Oggi comparirà davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto e avrà la possibilità di fornire la sua versione dei fatti. Tuttavia, potrebbe scegliere di non rispondere, come ha già fatto durante l’interrogatorio con il pm Paolo Mazza.

La Procura chiederà la conferma della custodia in carcere per Liliana, salvo nuovi elementi che dovessero emergere durante l’udienza. Nel frattempo, si attende la data dell’autopsia che potrebbe chiarire la causa della morte di Gatti e la dinamica dell’accaduto nella sua casa a Canavera di Ruino. Il corpo dell’anziano è stato trovato con una ferita alla nuca e in un lago di sangue, dopo che Liliana ha lanciato l’allarme domenica mattina.

La donna, che era la badante del nipote dell’anziano, ha riferito di aver causato la morte di Gatti, senza però fornire ulteriori dettagli. Si tratta forse di uno sfogo dettato dal senso di colpa per la morte dell’anziano che accudiva con affetto. Resta ora da capire se il giudice deciderà di confermare la custodia in carcere per Liliana, in attesa di ulteriori sviluppi nell’indagine.

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