Liliana Barone rimane in carcere a seguito dell’indagine per omicidio in relazione alla morte del suo zio acquisito Carlo Giovanni Gatti, ottantacinque anni, avvenuta a febbraio nella casa che i due condividevano a Colli Verdi. Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dalla difesa di Barone, affidata all’avvocata Laura Sforzini. Il 4 febbraio l’ottantacinquenne è stato trovato morto nella sua camera da letto al piano terra dell’abitazione. Secondo il racconto di Barone, la donna aveva dormito al piano di sopra e al mattino, scendendo al piano terra, aveva scoperto il corpo dello zio. La nipote, che si prendeva cura dell’anziano parente, è stata arrestata e si trova attualmente in carcere. Nel frattempo, le indagini proseguono e la Procura ha disposto accertamenti sull’abitazione, affidati al Ris di Parma.

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