La caccia in Lombardia è al centro di una disputa legale che ha reso l’apertura della stagione venatoria più complicata del previsto. Le associazioni animaliste Lac, WWF, Lipu, Lav, Lndc Animal Protection hanno presentato un ricorso al Tar di Milano contro il calendario venatorio regionale, contestando la decisione di autorizzare l’apertura della caccia a tutte le specie avicole il 15 settembre 2024.

Il Presidente della Seconda Sezione del TAR Milano ha accolto l’istanza cautelare urgente presentata dalle associazioni animaliste, sospendendo la caccia a tutta l’avifauna. Tuttavia, la caccia a Lepre, Minilepre, Coniglio selvatico e Volpe è consentita dal 15 settembre, insieme all’attività di prelievo degli ungulati e all’addestramento dei cani secondo le disposizioni del calendario venatorio.

Il ricorso è stato assegnato alla seconda sezione del TAR Milano, dove Federcaccia e l’ANUU Migratoristi difese rispettivamente dagli avvocati Lorenzo Bertacchi e Pietro Balletti, sosterranno la regione Lombardia. L’udienza di discussione è fissata per il 1 ottobre, quando verranno valutate anche le altre istanze cautelari.

In attesa della decisione del TAR, la caccia in Lombardia rimane soggetta a restrizioni e regolamenti temporanei. La controversia tra le associazioni animaliste e le autorità regionali mette in evidenza la complessità e la sensibilità delle questioni legate alla gestione della fauna selvatica e alla pratica venatoria.

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