Un 34enne di origine albanese è stato arrestato a Pavia la scorsa settimana, dopo che il personale della squadra mobile ha ricevuto un mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità albanesi. L’uomo è accusato di sequestro di persona e coercizione al fine di fornire falsa testimonianza, reati che in Albania possono essere punibili con fino a sette anni di reclusione.
Dopo alcune ore di ricerche, il 34enne è stato individuato mentre entrava in un bar del centro della città. È stato immediatamente condotto in questura per l’identificazione e successivamente trasferito al carcere Torre del Gallo di Pavia, in attesa della convalida dell’arresto da parte della Corte d’Appello di Milano per l’estradizione.
L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra le autorità italiane e albanesi, dimostrando l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine. La polizia di Pavia ha dimostrato grande professionalità e prontezza nel rintracciare e arrestare il ricercato, assicurando che risponda delle sue azioni davanti alla giustizia.
Il caso del 34enne albanese dimostra ancora una volta che nessuno è al di sopra della legge, e che le autorità sono pronte a intervenire per garantire la sicurezza e il rispetto della legge nella nostra città.