Segrate, 26 settembre 2024 – A distanza di due anni dalla tragedia, torna alla ribalta quanto accaduto a Segrate nel novembre 2022, quando due giovani di origine campana rimasero gravemente intossicati da una fuga di monossido di carbonio in un residence. Uno dei due giovani morì, mentre l’altro riuscì a sopravvivere miracolosamente. Questa vicenda ha portato alla luce una serie di errori e negligenze che hanno causato la morte di Francesco Mazzacane, 24enne di Torre del Greco.

Il gestore del residence “Linate” a Novegro di Segrate, Claudio Giuseppe Gasperin, e l’idraulico Ion Grubi, sono stati accusati di omicidio colposo in concorso per non aver garantito la sicurezza della caldaia difettosa. Il processo si è aperto davanti alla gup di Milano Sonia Mancini, con l’idraulico che ha scelto il rito abbreviato e il gestore del residence che sta valutando la possibilità di patteggiare.

La tragedia ha scosso profondamente l’opinione pubblica, sia a livello locale che nazionale. La perdita di Francesco Mazzacane e il grave stato di salute del suo compagno hanno generato dolore e sconcerto in tutta la comunità. I familiari della vittima hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo, assistiti dall’avvocato Laura Carla Bastia.

L’udienza è stata aggiornata al 6 marzo, mentre si attende una proposta di pena per il gestore del residence. Questa vicenda ha messo in luce l’importanza della sicurezza negli ambienti domestici e l’importanza di affidarsi a professionisti competenti per garantire il benessere e la salute di tutti.

Articolo precedenteTruffa a Melegnano: condannato per estorsione a sfondo sessuale
Articolo successivoTragedia a Novegro: omicidio colposo al residence Linate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui