La mostra a Milano che ripercorre la storia criminale degli anni ’50-’80, con rapine, terrorismo e omicidi, si apre oggi all’Archivio di Stato di via Senato. Un viaggio nel passato della città, attraverso fonti archivistiche che illustrano la complessità di quei tempi.

La prima sezione della mostra è dedicata alle bande criminali, che hanno compiuto rapine clamorose tra gli anni ’50 e ’70. Si parla della banda che nel 1958 assaltò un portavalori in via Osoppo, con un bottino di 500 milioni di lire, ma anche delle bande Cavallero e della Comasina. La microcriminalità meneghina ha un ruolo importante in questa sezione.

La seconda sezione è invece dedicata al terrorismo politico, con episodi che hanno segnato la storia della città. Si parla degli attentati del 1969, che hanno inaugurato la strategia della tensione, dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi nel 1972 e del giornalista Walter Tobagi nel 1980. Non mancano riferimenti all’attentato alla Questura di Milano nel 1973, e ad altri episodi organizzati da gruppi armati di varie matrici.

La mostra, curata dagli archivisti Carmela Santoro e Fulvio Beschi, mette in luce la drammaticità della storia milanese del secondo dopoguerra, riflettendo anche la situazione italiana dell’epoca. Un viaggio affascinante e coinvolgente nella Milano criminale degli anni ’50-’80, che non lascia indifferenti.

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