Una giovane donna incinta di 25 anni ha finalmente trovato il coraggio di chiedere aiuto al 112, rompendo il silenzio e le catene invisibili della paura. I Carabinieri sono intervenuti tempestivamente nella sua casa a Agrate Brianza e hanno arrestato suo marito, un 26enne di origini albanesi, con l’accusa di maltrattamenti nei suoi confronti.

Questa non è stata la prima volta che la donna ha subito violenze da parte del marito. Il calvario era iniziato nel 2020, quando era incinta del loro primo figlio. Da allora ha subito umiliazioni, percosse e insulti, giorno dopo giorno, spesso davanti ai loro due bambini, testimoni involontari di una sofferenza che nessun bambino dovrebbe mai vivere.

L’ultimo episodio di violenza è stato scatenato dalla decisione della donna di interrompere una gravidanza indesiderata, frutto di una violenza sessuale subita proprio dal marito. La reazione dell’uomo è stata violenta, ma questa volta la donna ha trovato la forza di chiamare i soccorsi.

I Carabinieri hanno arrestato immediatamente l’aggressore e hanno portato la vittima in ospedale, dove è stata dimessa con pochi giorni di prognosi. Il Pubblico Ministero presso la Procura di Monza è stato informato e la vittima è stata attivata la procedura del “Codice Rosso”.

È importante che casi come questo vengano portati alla luce e che le vittime di violenza domestica trovino il coraggio di chiedere aiuto. La solidarietà e il supporto della comunità sono fondamentali per combattere e prevenire questi atti di violenza inaccettabile.

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