Un giovane di 17 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Durante gli interrogatori con i carabinieri, il ragazzo avrebbe confessato: “Volevo scoprire cosa si prova ad uccidere”. La vittima, Maria Campai, è stata uccisa a Viadana, nel basso Mantovano, e il suo corpo è stato nascosto nel giardino di una villa. Il giovane, appassionato di Mixed martial art, praticava questo sport da combattimento a contatto pieno e aveva conosciuto la vittima su un sito di incontri online.

Secondo le indagini, il ragazzo aveva effettuato ricerche online sul “sesso estremo” e “sesso spinto” nei giorni precedenti al delitto. Inoltre, avrebbe interrogato il motore di ricerca su come “neutralizzare una persona a mani nude”, suggerendo così la premeditazione del crimine. La dinamica dell’omicidio e le ricerche effettuate online gettano ulteriori ombre sulla personalità del giovane, descritto dagli amici come un ragazzo “normale”, timido e taciturno.

Maria e il ragazzo si erano incontrati il 19 settembre a Viadana, dopo che lei era arrivata da Parma per vederlo. Dopo un rapporto intimo, il giovane l’avrebbe picchiata e strangolata a mani nude, spostando poi il corpo senza vita nel giardino della villa vicina. Il cadavere è stato ritrovato una settimana dopo la presunta scomparsa, grazie alle telecamere di sorveglianza cittadina e al riconoscimento della sorella della vittima. La premeditazione e la violenza del delitto sconcertano e lasciano inquieti, portando alla luce un lato oscuro e macabro della personalità del giovane.

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