Il territorio di Arcore si trova attualmente senza protezione di videosorveglianza, poiché tutte le telecamere sono state disattivate. Questo è dovuto al fatto che, durante un controllo voluto dal nuovo comandante della polizia locale, Gabriele Garberoglio, è emerso che l’impianto di sicurezza della città era illegale rispetto alle normative sulla videoregistrazione da parte dei comuni.

Il sindaco Maurizio Bono ha dichiarato che l’Amministrazione sta facendo il possibile per tornare in regola con la legge, anche se questo comporterà un onere economico non inferiore a 150mila euro. È stato scoperto che le telecamere non erano idonee per essere inserite in un accordo con la Prefettura, e pertanto è stata necessaria la disattivazione di tutto il sistema di videosorveglianza.

Il sindaco ha ammesso che sarà costretto a presentare un esposto in Procura, coinvolgendo anche la Corte dei conti, per chiarire la situazione di irregolarità in cui si trovava la città. Bono ha sottolineato che, una volta quantificati i danni, chiederà il rimborso a chi ha causato questa situazione.

È importante ricordare che l’installazione di impianti di videosorveglianza è una prerogativa dei comuni, ma è soggetta a precise normative per garantire la tutela della privacy dei cittadini. Arcore sta quindi lavorando per ottenere le autorizzazioni necessarie e rientrare in regola con la legge, dopo aver dovuto disattivare le telecamere illegali presenti sul territorio.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui