Le battaglie per la difesa dell’ambiente sono sempre degne di rispetto, ma spesso si scontrano con interessi più grandi e decisioni politiche che vanno oltre la volontà dei cittadini. È quanto è accaduto a Gallarate, dove la protesta per il taglio di un piccolo bosco in via Curtatone ha suscitato polemiche e tensioni, ma alla fine è stata inevitabilmente sopraffatta dalla decisione di procedere con l’abbattimento degli alberi.

Molti manifestanti hanno versato lacrime di disperazione nel vedere il loro impegno vanificato, ma la realtà è che la lotta per la difesa dell’ambiente va ben oltre un singolo boschetto. Mentre si combatteva per salvare quegli alberi, a poche centinaia di metri di distanza centinaia di ettari di bosco nel Parco del Ticino venivano distrutti per fare spazio a nuove infrastrutture. E lì, forse, c’erano animali e specie da proteggere, ma la protesta non è stata altrettanto forte e partecipata.

La vicenda di Gallarate ha comunque evidenziato una sensibilità crescente verso le questioni ambientali e la necessità di combattere la cementificazione selvaggia. È importante che l’opinione pubblica resti vigile e pronta a mobilitarsi per difendere il territorio e le risorse naturali, anche se ci saranno altre battaglie da affrontare.

Quindi, sebbene il bosco di via Curtatone sia stato abbattuto, l’impegno e la passione dimostrati dai manifestanti non devono andare persi. È importante continuare a lottare per un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente, magari concentrandosi su altre aree minacciate e unendosi per difendere il buonsenso e il rispetto della natura.

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