Tre dirigenti dell’Anas sono stati indagati dalla Procura di Milano per presunta corruzione legata all’appalto per i lavori della variante Tremezzina. Secondo l’accusa, avrebbero accettato tangenti per favorire il Consorzio Stabile Sis, che si è aggiudicato l’appalto per oltre 388 milioni di euro. Le perquisizioni effettuate hanno coinvolto 9 indagati e alcune aziende collegate.

Stefano Liani e Eutimio Mucilli, entrambi ex dipendenti dell’Anas, sono tra i principali indagati. Si sospetta che abbiano ricevuto ingenti somme di denaro dal Consorzio Sis in cambio di favoritismi durante l’appalto. Anche il fratello di Liani, Luigi, è coinvolto nell’inchiesta, avendo ricevuto una quota dei soldi destinati al fratello.

Questa vicenda getta un’ombra sull’intero appalto, che già era stato oggetto di controversie per i costi aggiuntivi e i ritardi nei lavori. Ora, con l’accusa di corruzione ai danni dell’Anas, si apre un nuovo capitolo di indagini e polemiche.

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