La Variante della Tremezzina, un’opera tanto attesa e discussa, sembra essere bloccata da problemi di vario genere. Le richieste dei sindaci del lago di Como sono sempre più pressanti, soprattutto dopo l’inchiesta della Procura di Milano che ha coinvolto due funzionari di Anas e ha portato alla luce presunte tangenti legate agli appalti per la realizzazione della strada.

L’incontro promosso dai sindaci del Lario a Ossuccio ha evidenziato la necessità di avere rassicurazioni concrete sul futuro dell’opera, che procede a rilento e in alcuni tratti si è addirittura fermata. I primi cittadini chiedono garanzie sulle risorse finanziarie necessarie e sull’adozione dei provvedimenti amministrativi compatibili con le indagini in corso.

In particolare, si punta a realizzare il “salto di montone” sul porta sud e ad aprire un percorso alternativo in caso di problemi alla cascata delle Camogge. Si propone inoltre di istituire un tavolo tecnico permanente per coordinare il cantiere.

I sindaci chiedono maggiore trasparenza sulle attività di cantiere e una presenza più costante degli osservatori del traffico per evitare disagi e garantire la sicurezza stradale. Nonostante le preoccupazioni per le recenti vicende legate all’inchiesta, il sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra, invita le istituzioni a superare la paura e a lavorare insieme per portare avanti questa importante opera infrastrutturale.

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