Un mistero irrisolto: l’omicidio di Clotilde Fossati
Il 10 giugno 1988, la tranquilla vita di Clotilde Fossati, anziana pianista di 80 anni, venne brutalmente interrotta da un terribile omicidio nel suo appartamento di corso di Porta Nuova. Nessun segno di effrazione, nessun movente chiaro e nessun colpevole identificato. Chi ha ucciso Tilde?
Clotilde, conosciuta affettuosamente come Tilde, era una donna anziana e vedova, maestra di pianoforte, che aveva vissuto per decenni nello stesso appartamento nonostante lo sfratto ricevuto nel 1984. Era una figura rispettata e amata nel quartiere, con una vita attiva e piena di incontri con amiche e familiari.
Il giorno dell’omicidio, l’ultima persona ad interagire con Clotilde fu una volontaria del centro sociale Garibaldi, che si occupava degli sfratti. Poi, il silenzio. Clotilde non comparve alla lezione di pianoforte programmata per quel giorno, e il suo telefono suonava senza risposta. Il giorno seguente, il suo cadavere fu trovato brutalmente assassinato, con segni di coltellate e ferite al corpo.
Le indagini portarono a tre ipotesi principali sull’omicidio: un visitatore indesiderato, un tentativo di furto andato male o un coinvolgimento di una persona conosciuta da Clotilde. Tuttavia, nonostante gli sforzi degli investigatori, nessun colpevole fu mai identificato.
Oggi, a oltre 36 anni dall’omicidio di Clotilde Fossati, il mistero rimane irrisolto e l’assassino non ha mai pagato per il suo crimine. La figura di Tilde continua ad essere ricordata come quella di una donna gentile e riservata, vittima di un crimine efferato che ha lasciato un segno indelebile nella cronaca nera milanese.
Il caso di Clotilde Fossati rimane uno dei più oscuri e misteriosi della storia criminale italiana, un enigma che continua a sfidare il tempo e la giustizia. La verità sull’omicidio di Tilde potrebbe rimanere per sempre sepolta nelle ombre di quel tragico giorno di giugno del 1988.