Accusata di aver orchestrato l’omicidio del compagno Fabio Ravasio, Adilma Pereira Carneiro si è difesa dalle accuse dichiarando la propria innocenza e indicando come colpevole il barista Massimo Ferretti. Le indagini riguardano anche la morte sospetta del suo precedente marito, Michele Della Malva, e la donna rischia l’ergastolo per omicidio premeditato.

Adilma Pereira Carneiro, soprannominata la “mantide di Parabiago”, è stata interrogata dal sostituto procuratore di Busto Arsizio, Ciro Caramore, e ha respinto le accuse di aver pianificato l’omicidio di Fabio Ravasio. Secondo la sua difesa, il vero responsabile sarebbe Massimo Ferretti, titolare del bar La Maison di Parabiago, ossessionato da lei e desideroso di averla per sé.

L’accusa nei confronti della donna è quella di aver organizzato un finto incidente stradale che ha causato la morte di Fabio Ravasio, con la collaborazione di altre sette persone, tra cui il figlio della Carneiro, Igor Benedito. Nonostante le testimonianze contro di lei, Adilma ha mantenuto la sua posizione di estraneità ai fatti.

La situazione si complica ulteriormente con i sospetti sulla morte di Michele Della Malva, secondo marito della donna, avvenuta nel 2012 per un’overdose di cocaina in circostanze considerate sospette. Le indagini si stanno concentrando sul presunto coinvolgimento di Adilma anche nella morte di Della Malva, con i racconti dei complici che indicano la donna come mente dell’operazione.

La procura di Busto Arsizio continua le indagini e la vicenda legata al precedente marito sarà trasferita alla competenza della procura di Milano. Adilma Pereira Carneiro rischia ora l’ergastolo per omicidio premeditato, mentre emergono nuove ombre sul suo passato e sul ruolo che avrebbe avuto in queste drammatiche vicende.

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