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I pescatori dell’Alto Verbano si stanno mobilitando per contrastare un nuovo progetto di costruzione di una centrale idroelettrica sul torrente Crana. Questa iniziativa mette a rischio un territorio già fragile, minacciato da siccità e frane. Dopo il fallimento di un progetto simile sul torrente Colmegnino, ora si prospetta la realizzazione di una centrale idroelettrica che prevede l’intubazione di 1.605 metri del torrente Crana nei comuni di Curiglia con Monteviasco e Dumenza.

I pescatori denunciano la pressione sempre maggiore su questi corsi d’acqua, già in difficoltà a causa dei cambiamenti climatici e delle condizioni meteorologiche estreme. Questi progetti non portano alcun beneficio alle comunità locali e rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione idrogeologica, con il pericolo di frane sempre più frequenti. La preoccupazione è che gli abitanti della Val Veddasca possano subire espropri per consentire la realizzazione della centrale, senza alcun vantaggio in termini di approvvigionamento energetico.

L’area interessata è particolarmente delicata dal punto di vista ambientale, essendo parte della Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano riconosciuta dall’Unesco e inclusa nei Siti Natura 2000 tutelati dall’Unione Europea. Questo territorio ospita habitat e specie animali protette, come il raro Cottus gobio e le trote provenienti dall’incubatoio di Maccagno.

L’appello dei pescatori è chiaro: è necessario che le istituzioni intervengano per proteggere il territorio e le sue risorse naturali da progetti che mettono a rischio l’equilibrio ambientale e il benessere delle comunità locali.

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