La decisione presa oggi dal giudice Rosa Maria Fornelli ha segnato una battuta d’arresto nel procedimento aperto al Tribunale di Verbania per l’incidente della funivia sul Mottarone, che ha causato la morte di 14 persone. Dopo una lunga camera di consiglio, il gup ha deciso di restituire al pm il fascicolo sull’incidente, annullando di fatto l’udienza preliminare che si era aperta il 17 gennaio scorso.

Le reazioni delle difese degli indagati non si sono fatte attendere. L’avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini, ha commentato positivamente la decisione del giudice, sottolineando che attualmente la norma vigente ha portato a questa situazione. Dall’altra parte, l’avvocato Andrea Da Prato, difensore del direttore d’esercizio Enrico Perocchio, ha dichiarato che siamo in una fase nuova e inesplorata, con una regressione del procedimento che richiede una nuova valutazione da parte della procura.

Da Prato ha spiegato che il gup ha respinto alcune eccezioni sollevate dalle difese, confermando che la decisione spetta al giudice. La difesa è convinta che non sussista l’aspetto infortunistico del lavoro, mentre il pm ha un’opinione diversa. Questo è il contraddittorio, l’essenza stessa di un processo giusto, in cui le parti svolgono il loro ruolo e spetta al giudice decidere la soluzione migliore.

Adesso la Procura di Verbania dovrà fissare una nuova udienza preliminare, che si terrà da capo. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno i prossimi passi nel procedimento per fare luce sulla tragedia della funivia sul Mottarone.

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